mercoledì 29 agosto 2012

Terra e mare

La storia del mondo è la storia della lotta delle potenze marittime contro le potenze terrestri e delle potenze terrestri contro le potenze marittime
  Carl Schmitt - 1942

Non più il mare ma autoveicoli, aeromobili e reti telematiche globali sono il nuovo elemento della avventurosa mobilità “marinara” libero-scambista e affarista, ma anche cacciatrice e corsara, in cerca di guadagni commerciali e da arbitraggio, quando non da predazione a scapito della operosa stanzialità “terrestre”.

Le esigenze della mobilità premono sullo sviluppano della tecnologia con più forza di quelle della stanzialità. La mobilità richiede velocità, sicurezza, comfort, tonnellaggio, comunicazioni rapide, ottimizzazione dei percorsi, organizzazione dei movimenti, dei rifornimenti, delle operazioni di carico e scarico, delle partenze e degli arrivi. Materiale ampio per il cimento di ingegneri di varia specializzazione.

Anche la tecnologia "terrestre" non scherza in quanto a qualità dell’innovazione. L’automazione e la robotizzazione delle tecniche di produzione agricole e manufatturiere non sono lontane dal realizzare il sogno di un mondo liberato dalla fatica del lavoro fisico. Ma con tanta mano d’opera a basso costo ancora disponibile nel mondo, i capitali sono restii ad affluire in massa sulle lente e laboriose tecnologie “terrestri”.

Gli SmartPhone sono destinati a crescere più rapidamente dei robot industriali. I grandi capitali sono avventurosi e amano guadagni rapidi. Amano le tecnologie “marinare”.

Tante altre fascinose immagini sull’eterno conflitto tra terra e mare le potete trovare nell’agile e denso saggio di Carl Schmitt Terra e mare.
Disponibile anche sul Web, ma credo in fotocopia pirata; potete cercarlo con Google.

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