giovedì 9 agosto 2012

Lezioni di economia: la moneta

L’economia è un gioco di società che inizia quando una Signoria riunisce attorno ad un tavolo, con le buone o con la forza, il gruppo delle persone da Lei governate, o i loro rappresentanti, e tira fuori una scatola da cui estrae monete e banconote da Lei fatte coniare e stampare.

“Con queste monete” essa dice ai governati o ai loro rappresentanti “d’ora in poi Noi, che governiamo la Nostra comunità, compreremo da voi il lavoro e le merci necessarie alle nostre funzioni e al nostro decoro. Voi accetterete da Noi queste monete come pagamento delle Nostre spese e le accetterete pure negli scambi che farete tra di Voi e per regolare ogni debito che esista o sorgerà tra di Voi. Noi per parte Nostra Vi promettiamo di accettare queste monete per estinguere tutti gli obblighi che avrete nei Nostri confronti, comprese le tasse che ogni anno ci dovete. Vi promettiamo inoltre che non abuseremo del Nostro diritto di fabbricare le monete per acquistare ciò che ci è necessario, e non faremo mai mancare alla Nostra comunità la giusta quantità di moneta necessaria per la Nostra e la Vostra prosperità”.

Che sia sempre andata proprio in questo modo e con queste parole certo non lo si può affermare. Ma alcuni elementi sembrano comuni a tutte le economie monetarie delle società civili del passato e del presente, sia autocratiche che democratiche:
  • Un potere sovrano esercita il potere di emissione della moneta e adopera il proprio potere normativo e coercitivo per fare accettare la propria moneta alla comunità dei governati.
  • La politica fiscale, cioè la politica della spesa del governo (detta pubblica ai nostri giorni) e del prelievo fiscale, è lo strumento principale con cui la moneta viene diffusa nel sistema economico e viene fatta accettare come mezzo di pagamento.
  • La politica monetaria, cioè la politica che cerca di regolare offerta e domanda di moneta, quantità in circolazione e tassi d’interesse, è lo strumento principale per garantire il valore della moneta e promuovere il contributo che essa può dare alla prosperità di un paese.
Ormai è stato stabilito che sin dal terzo millennio in Mesopotamia e giù sino all'antichità classica greca e romana, il conio dei metalli preziosi di purezza specificata si verificò sotto l'egida dei templi o di altri enti pubblici e non di fornitori privati.
La parola stessa "moneta" deriva dal tempio di Roma di Giunone Moneta, dove nei tempi antichi era coniata.
Le monete d'argento facevano parte del sistema dei prezzi, sviluppato dalle grandi istituzioni per stabilire rapporti stabili per la propria contabilità e pianificazione. I rapporti di prezzo principali (compreso il tasso di interesse) inizialmente sono stati somministrati in cifra tonda per facilità di calcolo (Renger 2000 e il 2002, Hudson e Wunsch 2004).

Michael Hudson in History of debt and property from the ancient east

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. Per quale scopo il rigore monetario?
. Teoria Monetaria Moderna

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