lunedì 6 febbraio 2012

Cicale e formiche - Parte 4


Puntate precedenti:
Parte 1 - Cicale e formiche nel mondo globalizzato
Parte 2 - La botte piena e la moglie ubriaca
Parte 3 - Di come i paesi formica “furbetti” ...

Di come i paesi formica “crucchi” aiutati dalle cicale più a sud hanno inventato l’euro e si sono creati un po di grattacapi a loro e al mondo intero

Diverso il modo di affrontare il problema da parte dei paesi formica “crucchi”.
Per loro l’obiettivo era espandere la propria capacità produttiva ed i propri mercati di esportazione, evitando di subire la concorrenza di svalutazioni competitive da parte dei paesi cicala. Di diventare a loro volta cicale e godersi i frutti del loro lavoro non ci pensavano proprio.

A proporre loro una soluzione vennero incontro inopinatamente proprio i paesi cicala confinanti che, desiderosi di potere continuare a cicaleggiare senza dovere pagare interessi troppo onerosi per i propri debiti, vedevano di buon occhio la creazione di una nuova moneta “forte” che avrebbe reso più conveniente, almeno all’inizio, fare nuovi debiti. (Perdonate se semplifico un po e tralascio la caduta del muro di Berlino, la rinuncia tedesca al Marco per quietare i timori di Parigi per l'unificazione tedesca, la preoccupazione di conservare relazioni pacifiche tra paesi europei, ecc... D'altronde si sta un po scherzando. Non è vero?)


Le cicale non pensano mai molto al futuro e allora non si preoccuparono più di tanto di perdere la possibilità di svalutare la propria moneta per recuperare competitività. Anzi in pubblico si vantavano orgogliosamente di volersi corregere e diventare virtuose, mentre, sotto sotto, a loro premeva potersi indebitare a buon mercato, sperando poi in futuro di essere aiutate dalle formiche, che se i soldi ormai li avevano prestati, mica potevano impiccare il debitore se volevano che questi restituisse qualche cosa.

La soluzione di una moneta “forte” unica per tutti i paesi della zona andava benone ai paesi crucchi, certi di essere più produttivi delle cicale. Tolta di mezzo l’arma delle svalutazioni le cicale non avevano alcuna possibilità di competere con le formiche che avrebbero visto le loro manifatture diventare sempre più efficienti e i propri commerci nel mondo crescere senza ostacoli.

Certo in questo modo i problemi si accumulano più velocemente rispetto al metodo utilizzato dai furbetti anglosassoni. I debiti dei paesi cicala europei crescono velocemente e la loro competitività e capacità di ripagarli altrettanto velocemente diminuisce. Una situazione senza via d’uscita appare dietro l’angolo e nel mondo tutti gufano per il crollo dell’euro.

Cosa si inventeranni i crucchi ed i loro vicini? Chissà se riusciremo a capirlo mano a mano che gli avvenimenti si svolgono.

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