Se esiste una funzione, attiva, effettiva, allora qualcosa deve essersi saldato, ad un certo momento di uno sviluppo. Una funzione richiede una struttura, elementi che debbono essere disponibili, capaci di agire e reagire, scambiarsi informazioni, materia, ciascuno svolgendo il proprio ruolo. Affinché tutte le condizioni sistemiche necessarie ad attivare una funzione siano disponibili, può essere necessario tempo e lavoro, un processo, una costruzione, uno sviluppo. Quando tutti gli elementi sono pronti allora possono saldarsi e la funzione attivarsi.
Per ottenere una funzione è forse necessaria un’ideazione e un progetto? Nei sistemi artificiali costruiti dall’uomo certamente sì, ma esistono anche le funzioni che si formano naturalmente in ciò che è vivente. Nei corpi, nelle menti, nelle società la lotta per l’esistenza sviluppa incessantemente funzioni. Ma anche quando la saldatura degli elementi di una funzione è frutto dell’agonismo del vivente, anche senza progetto e ideazione, la funzione, una volta formata, ha ugualmente il suo tipo, la sua verità, la sua idea.
Infinite idee quindi nascono e periscono nello sviluppo delle vicende del vivente. Chi ne è il padre? La mente di Dio o la lotta?
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