sabato 4 aprile 2020

Hegel ed Eraclito

Se esiste una funzione, attiva, effettiva, allora qualcosa deve essersi saldato, ad un certo momento di uno sviluppo. Una funzione richiede una struttura, elementi che debbono essere disponibili, capaci di agire e reagire, scambiarsi informazioni, materia, ciascuno svolgendo il proprio ruolo. Affinché tutte le condizioni sistemiche necessarie ad attivare una funzione siano disponibili, può essere necessario tempo e lavoro, un processo, una costruzione, uno sviluppo. Quando tutti gli elementi sono pronti allora possono saldarsi e la funzione attivarsi.

Per ottenere una funzione è forse necessaria un’ideazione e un progetto? Nei sistemi artificiali costruiti dall’uomo certamente sì, ma esistono anche le funzioni che si formano naturalmente in ciò che è vivente. Nei corpi, nelle menti, nelle società la lotta per l’esistenza sviluppa incessantemente funzioni. Ma anche quando la saldatura degli elementi di una funzione è frutto dell’agonismo del vivente, anche senza progetto e ideazione, la funzione, una volta formata, ha ugualmente il suo tipo, la sua verità, la sua idea.

Infinite idee quindi nascono e periscono nello sviluppo delle vicende del vivente. Chi ne è il padre? La mente di Dio o la lotta?

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