sabato 19 novembre 2011

Energy Literacy

Tradotto da qui

L'energia è probabilmente il fattore decisivo negli ecosistemi e nelle economie umane. E 'il fulcro della storia, l'attivatore di tutto ciò che facciamo.
Eppure, poche persone hanno più che una sommaria comprensione di come l'energia fa girare il mondo.


Una Energy Literacy di base è costituita da una familiarità con le leggi della termodinamica, e con i concetti di densità di energia e di energia restituita in rapporto ad energia investita (EROEI).
Essa richiede una certa familiarità con i costi ed i benefici delle nostre varie fonti di energia, tra cui petrolio, carbone, gas, nucleare, eolico e solare.
Implica anche competenze matematiche, la capacità di confrontare significativamente quantitativi di energia e tassi di utilizzo, in modo da valutare le questioni in riferimento a varie scale di ampiezza.
Senza Energy Literacy, i cittadini ed i responsabili politici sono in balia di gruppi di interesse che vogliono venderci la loro visione del futuro dell'economia energetica.

Sentiamo dire, da parte dell'industria dei combustibili fossili, che per esempio, in Canada le riserve di petrolio (sotto forma di "sabbie bituminose") sono seconde solo all'Arabia Saudita, o che gli Stati Uniti hanno oltre 100 anni di riserve di gas naturale grazie a nuove tecniche di estrazione del gas da "scisti rocciose" che vengono perforate tramite "fratturazione idraulica". Di conseguenza si è tentati di concludere (come molti fanno) che non ci sono limiti reali alla disponibilità di carburanti fossili non fosse per le diverse normative ambientali che cercano di evitare uno sfruttamento distruttivo dei nostri immensi tesori naturali.

All'altra estremità dello spettro, si sente dire dai tecno-ottimisti che, con il giusto mix di produzione di energia innovative e tecnologie per l'efficienza, possiamo sostenere una economia in crescita basata su energia eolica, solare, idroelettrico e biocarburanti. Si è tentati di concludere che abbiamo solo bisogno di incentivi governativi migliori e di una mirata riforma normativa per aprire le porte ad un futuro sostenibile "verde" e ad alta tecnologia.

La Energy Literacy ci fornisce gli strumenti intellettuali per porre le giuste domande:
  • Qual è la densità di energia di queste nuove risorse di combustibili fossili? 
  • Quanta energia dovrà essere investita per la produzione di ogni unità di energia di olio sintetico greggio estratto da scisti bituminose, o di energia elettrica prodotta da pannelli solari fotovoltaici a film sottile? 
  • Quanto rapidamente queste fonti energetiche possono essere portata in linea, e in che misura possono realisticamente fornire energia ai consumatori? 
Quando poniamo queste domande, la situazione improvvisamente appare molto diversa.
Ci rendiamo conto che i nuovi combustibili fossili sono in realtà fonti di energia di terza categoria che richiedono investimenti enormi e rischiosi e non possono essere prodotti su scala significativa.
Realizziamo che le energie rinnovabili hanno gravi restrizioni a causa dell'energia e dei materiali che richiedono, e che la transizione a una economia basata in maggioranza su energie rinnovabili richiederebbe una fenomenale trasformazione delle nostre infrastrutture energetiche e di trasporto.

Con la Energy Literacy, i cittadini ed i responsabili politici hanno una base per decisioni più efficaci.
Le famiglie sono in grado di misurare la quantità di energia utilizzata e di valutare le strategie per ottenere servizi più utili con il minimo utilizzo di energia.
Città, stati e nazioni possono investire saggiamente in infrastrutture, sia di produzione sia di utilizzo di energia con maggiore efficienza e con danni ambientali minimi.
Con la Energy Literacy, possiamo intraprendere una seria, lucida conversazione sociale sulle politiche e le azioni necessarie per ridisegnare il nostro sistema energetico.

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