sabato 6 marzo 2010

Nella giornata di ieri la diffusione dei dati sui crediti al consumo statutinitensi nel mese di febbraio ha ingenerato fiducia nelle borse che hanno risposto con un pronto rialzo.
Il sito Zero Hedge offre una disanima non molto confortante dei dati pubblicati:
Tyler Durden:

Oggi, il mercato è salito repentinamente nell'ultima ora di scambi dopo che è stato annunciato che il credito al consumo totale è aumentato per la prima volta in un anno (non tutti i crediti, si badi bene, solo i prestiti auto, i consumatori stanno ancora riducendo con entusiasmo le esposizioni delle loro carte di credito).
E chi era la fonte di questa generosità potreste chiedervi? Ma il governo degli Stati Uniti, naturalmente.
Non solo, il credito al consumo non destagionalizzati è calato effettivamente di 4 miliardi di dollari. Lasciate che il governo abbia la sua parte.
Su base non destagionalizzata, il credito al consumo è sceso di circa 108 miliardi dollari negli ultimi 12 mesi.
Ciò che può essere sorprendente, è che se si trascura il contributo da parte del governo federale di 78 miliardi dollari, il calo sarebbe stato quasi il doppio, ovvero di 187 miliardi dollari. Inoltre, nel mese di gennaio, il credito al consumo non stagionalizzato sarebbe diminuito di 14 miliardi dollari, se non fosse stato per il ... indovinate ... governo federale, da cui provengono 10,4 miliardi dollari di nuovi crediti al consumo.
Ecco cosa succede nel caso non lo abbiate ancora capito: il governo prende il denaro dei contribuenti, e lo presta a tasso zero ad ogni tipo di indigente che non può fare a meno di stare al passo con i vicini a tutti i costi, e anche se non può permettersi di anticipare alcun capitale proprio, comunque deve acquistare un'auto nuova ogni 6 mesi (anche se probabilmente non ha effettuato un pagamento dei mutui in circa un anno ... non preoccupatevi, lo zio Sam provvede anche a quello tramite la Federal Reserve e Fannie e Freddie), e quando la notizia della generosità del governo colpisce il mercato, e la notizia è che gli americani sono ancora abbastanza fiduciosi per prendere a prestito, i pochi computer rimasti a fare trading fanno tutto ciò che dice la Federal Reserve e il totale della capitalizzazione di mercato sale di di circa 20 miliardi di dollari, mettendo i soldi direttamente nelle tasche di Goldman Sachs e di altre banche salvate di recente, che senza dubbio meritava una stagione di 70 miliardi dollari di bonus nel 2009.

E ora sapete dove vanno a finire i vostri soldi.

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