mercoledì 28 ottobre 2015

Una prospettiva montalciniana sull'organizzazione

La regola neuronale del “se non lo usi lo perdi”, la cui scoperta dobbiamo alle neuroscienze, si presenta come un fattore corroborante che opera a ritroso dal complesso, cioè dal risultato del processo a cascata di formazione dei sistemi come organizzazioni emergenti, alla molecola e all'atomo da cui nel mondo dei fenomeni tutto ha inizio.


Come possono salvarsi dalla disintegrazione le formazioni sempre più complesse che emergono nel corpo biologico del vivente e nei sistemi sociali dove esso svolge la sua esistenza?


E’ la Norma che crea un’area che garantisce utilizzabilità e diventa così presupposto di persistenza. Ciò che è molecolare in un contesto, elemento strutturale semplice, ma che al contempo diventa proprietà di fenomeno emergente complesso, prodotto dall'accoppiamento strutturale di sistemi semplici, trova la possibilità di mantenere stabilmente in vita questo doppio ruolo quando conquista la usabilità nel contesto emergente più complesso. E’ l’adeguamento alla Norma che regola il contesto emergente a garantirgli l’usabilità da cui dipende la sua sopravvivenza. Rispettando la Norma sarà più usato.

Ma come si forma la Norma? Non so. Sappiamo che il movimento, nel flusso del divenire, crea le possibilità di incontro tra gli elementi. Incontro significa interazione e accoppiamento strutturale, Un accoppiamento strutturale tra due sistemi può avere solo tre esiti:
  • I due sistemi si respingono, tornano disponibili per il movimento verso altri possibili accoppiamenti.
  • I due sistemi entrano in conflitto e uno distrugge o ingloba l’altro.
  • I due sistemi regolano il loro comportamento, si adattano per relazionarsi. Secondo Maturana questo adattamento è ciò che chiamiamo comunicazione e negli animali superiori la regolazione del comportamento in accoppiamento strutturale è la matrice del linguaggio.


Ma quale può essere il motivo per cui due sistemi prendono la via di regolare i loro comportamenti e relazionarsi? Batto il chiodo finché è caldo. Ogni sistema è sempre alla ricerca delle sue condizioni di usabilità, ne ha bisogno tanto quanto ne ha di energia. Due sistemi decidono di relazionarsi perché trovano condizioni di usabilità favorevoli e convenienti.


Ai livelli base dell’emergenza dei sistemi, il livello fisico-chimico, è la chimica a determinare istantaneamente in base alle leggi di natura repulsione, distruzione/inglobamento o regolazione. A livello organico sono le esigenze organizzative del sistema.
Ma come è presa la decisione? Chi dice: ok ho una convenienza di usabilità, allora relazioniamoci, regoliamo il comportamento? Non lo so. Probabilmente è sempre la chimica a fare aumentare la forza (potenza?, volontà di potenza?) del sistema quando si verificano le condizioni ottimali e allora il sistema è condotto (con le buone? con  le cattive?) ad adattarsi. Quando un’azione pro-regolazione è compiuta, un pezzetto di norma è stato costruito, se ne aggiungeranno altri. Se vi sarà un premio, un accrescimento di potenza grazie alla usabilità, la norma acquisterà forza coercitiva. Prendendo questa via inevitabilmente verrà il momento in cui la contravvenzione alla norma avrà effetti deleteri, un collasso di usabilità troppo forte con esiti anche fatali. A questo punto la Norma è insediata ed ha validità, possono costituirsi attorno ad essa organi e funzioni, vale a dire una organizzazione. La Norma è ora diventata principio organizzativo del nuovo sistema formatosi, che può cominciare a muoversi nel mondo in cerca di nuovi incontri, nuovi accoppiamenti strutturali, regolazioni ed opportunità di usabilità.


ps
Leggendo questo cazzeggio pseudo-scientifico e pseudo-filosofico avrete probabilmente notato una cosa: non si capisce bene di cosa stiamo parlando. Neurologia?, Biologia?, Sociologia?, Politica?, Diritto?, Scienza delle organizzazioni? Ebbene la cosa che mi intriga è proprio questa nei concetti di sistema strutturalmente determinato (Maturana & Varela), accoppiamento strutturale (Maturana & Varela) e “se no lo usi lo perdi” (Montalcini).

ps/2 17/11/2015
Every once in a while something new comes along that just feels right. When this happens, I get a tingly feeling in my left pinky toe. That’s how I know it’s not just a fad. It’s how I know it’s legit. qui (per softueristi)

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