giovedì 11 ottobre 2012

Finanza ab ovo

La natura come percipita dall’osservazione scientifica appare costituita da un’unica sostanza: l’energia.
Altissime concentrazioni di energia, che si ipotizzano sprigionate dal gran botto da cui tutto ebbe inizio, si raggrumano e incrostano formando materia, che è la principale sostanza del mondo naturale (in tempi recenti la scienza ha imparato a rompere la crosta di alcuni tipi di materia, liberando quella energia e chiamandola termonucleare).
Quando la materia formatasi da concentrazioni di energia è soggetta ad una forza attrattiva con altra materia, si dice che è dotata di massa e la forza attrattiva è detta forza gravitazionale. Le forze di attrazione (gravitazionale e altre di cui non diremo) provocano un continuo spostamento della materia da una posizione all’altra, che è detto movimento.

Il movimento ha la caratteristica di essere irreversibile, vale a dire di non potere mai essere annullato. Anche se la materia in movimento può spostarsi e poi tornare al punto di partenza lo spostamento di ritorno non annulla lo spostamento di andata ma vi si aggiunge; avremo due spostamenti, al limite di uguale distanza e direzione opposta, ma non la eliminazione del primo.

Gli uomini prima ancora di apprendere, tramite l’osservazione scientifica, dell’esistenza dell’energia e del fatto che la materia si forma per concentrazione dell’energia, hanno elaborato inconsapevolmente delle categorie mentali per ordinare nel pensiero la percezione della materia e dei suoi movimenti.
Lo Spazio e il Tempo, che non esistono nel mondo naturale, sono categorie mentali che aiutano il pensiero a ordinare nella mente materia e spostamenti (lo Spazio) e a farsi una ragione che il movimento è irreversibile, ma può essere anche utile, seppure a volte pericoloso, e conviene saperlo misurare e gestire (il Tempo).
L’uso della categoria Spazio per ordinare mentalmente la realtà geografica del grande ammasso di materia che è il pianeta terra, ove l’uomo abita, e la percezione cosmica degli astri ha condotto gli uomini ad attribuire consistenza di realtà allo Spazio. Ragioni pratiche hanno arricchito la categoria di Spazio con i concetti di dimensione e distanza.
Lo stesso è accaduto per la categoria del Tempo, che essendo utilizzata per dare misura al movimento percepito del sole attorno alla terra e al movimento alternato e continuo di giorni, notti e stagioni ha assunto anch’essa consistenza di realtà. La capacità della mente umana di ricordare i movimenti passati e tutta una serie di fenomeni significativi legati a quei movimenti, e di provare la percezione interiore dell’attesa per ulteriori movimenti a venire, ha arricchito la categoria del Tempo con i concetti di passato, presente e futuro, anch’essi prerogativa della mente umana e assenti nella realtà naturale.

L’avventura dell’energia e della sua capacita di metamorfosi, di raggrumarsi per diventare materia, di organizzarsi per diventare vita, di sviluppare istinti per diventare sociale, di concepire il sacro per diventare civile, di inventare la finanza per creare servitù, ha dell’incredibile.

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